Viaggio nell’epicentro della impresa, silenziosa ed epica insieme, di San Benedetto da Norcia, primo patrono d’Europa, che a Subiaco si rifugiò dalla corruzione romana e, dopo tre anni di eremitaggio nella grotta del Sacro Speco – meta oggi di turisti e pellegrini da tutto il mondo – fondò qui, 1500 anni fa, i suoi primi monasteri ponendo le radici della civiltà occidentale. ️
L’incontro con l’Abate Mauro Meacci, con il Bibliotecario Dom Fabrizio, custode del primo libro stampato in Italia, con il 90enne Dom Giovanni, lo stilista ex braccio destro di Pierre Cardin e diventato monaco in tarda età, e con Giovanni, il 24enne postulante che desidera seguire per la vita l’aurea regola benedettina dell’ora et labora.
Dai tesori d’arte che adornano il Santuario, tra cui l’unico ritratto in presa diretta risalente al 1223 di San Francesco alle raffigurazioni diaboliche – San Benedetto, oltre ad essere uomo di pace e comunione venerato tuttora anche in Oriente, fu anche potente esorcista -, dai numerosi Papi che hanno frequentato Subiaco a personaggi come Dom Egidio Gavazzi, nipote di Anna Kuliscioff e Filippo Turati, padri del socialismo italiano, convertitosi e diventato abate di Subiaco, alle rare immagini del rinomato pittore americano William Congdon, espressionista astratto, che qui soggiornò a lungo.
Dalle attività agricole e d’allevamento, oggi ridotte ma che al tempo dell’Europa barbarica salvarono il Vecchio Continente all’esperienza eremitica di fratel Alberto, oblato benedettino.
Un viaggio affascinante in un luogo mai abbandonato, a differenza di Montecassino, dai benedettini e dove si è iniziato a scrivere il glorioso capitolo dell’Europa cristiana.
Andrà in onda sabato 25 giugno alle ore 23 (replica domenica 26 giugno alle ore 10) su TG2 Dossier SUBIACO, NEL SEGNO DI BENEDETTO. Si tratta di un tuffo nel passato e nell’attualita di san Benedetto da Norcia (480-547), Patrono principale e soprattutto Padre d’Europa, che venne a Subiaco da giovane e, dopo tre anni trascorsi da anacoreta nella grotta del Sacro Speco, fondò i suoi primi monasteri, accogliendovi un grande numero di discepoli. Per il suo valore storico e artistico e per il significato che ricopre nella storia del nostro Paese nel 1882 il complesso monastico dell’Abbazia di Santa Scolastica e dell’Asceterio del Sacro Speco vengono dichiarati Monumento nazionale.
Il servizio prevede l’intervista all’Abate Ordinario Dom. Mauro Meacci, Conservatore del Monumento nazionale, con il nostro Direttore, custode di numerosi manoscritti, opere raffinate di emanuensi anche locali, di numerose documentazioni di pregevole valore storico, nonché dei primi libri stampati in Italia, con Dom Giovanni Sanna, lo stilista ex braccio destro di Pierre Cardin e diventato monaco in tarda età, e con Giovanni, un postulante che compie i primi passi del suo percorso in monastero.